venerdì 25 novembre 2011

Waterforum: alleanza italo-olandese  per la gestione delle acque

Articolo di Veronica Caciagli pubblicato su LaStampa.it.

Ancora un disastro ambientale, causato dalle forti piogge che si stanno abbattendo sull'Italia, con fiumi di fango, morti e devastazioni. Dopo Monterosso, la Liguria, l'alta Toscana e il Piemonte, le piogge torrenziali hanno flagellato, negli ultimi giorni, il sud Italia, con particolare violenza in Calabria e Sicilia. Stesso scenario, stesse domande: erano prevedibili? Ma soprattutto: questi fenomeni estremi sono dovuti ai cambiamenti climatici? “La domanda è mal posta”, spiega Stefano Caserini, titolare del corso di Mitigazione dei Cambiamenti Climatici al Politecnico di Milano, in un’intervista su Climalteranti.it. “E’ impossibile dimostrare se e in che modo una singola tempesta o un uragano sia provocato dai cambiamenti climatici. Gli eventi meteorologici dipendono da fattori deterministici (fra cui le temperature) e da fattori casuali, non riproducibili singolarmente.” Ciò che, invece, è statisticamente dimostrabile è l'aumento di questi fenomeni e la loro intensità nel nostro Paese, ormai sotto gli occhi di tutti.

giovedì 24 novembre 2011

La profezia postuma di Hermann Scheer, padre degli incentivi alle rinnovabili

Articolo pubblicato su LaStampa.it in collaborazione con Greenews.info

Un mondo alimentato per il 100% da energia rinnovabile è possibile? La risposta è affermativa secondo Kyoto Club ed Edizioni Ambiente, gli organizzatori del seminario che si è tenuto a Roma presso la Sala delle Colonne della Camera dei Deputati, per la presentazione del libro postumo di Hermann Scheer (scomparso un anno fa) ”Imperativo EnergEtico”. Sociologo, economista e poi politico al Bundestag per il SPD, Scheer, nato a Wehrheim, un paesino di novemila abitanti dell’Assia, è stato uno dei maggiori sostenitori delle energie rinnovabili, tanto da contribuire alla creazione di IRENA, la International Renewable Energy Agency, che ha stimolato la trasformazione del sistema energetico tedesco portando la Germania a diventare, oggi, leader nel settore.

mercoledì 16 novembre 2011

Obama blocca l'oleodotto Keystone

Da LaStampa.it in collaborazione con Greenews.info, articolo di Veronica Caciagli.

Possono un manipolo di appassionati per il clima, armati di social network e flash mob, riuscire a sconfiggere la potente lobby del petrolio? Ebbene, questo è avvenuto negli USA. L'oggetto del contendere era la proposta di costruzione di un oleodotto, il Keystone XL, che avrebbe dovuto trasportare il petrolio estratto dalle sabbie bituminose del Canada fino alle raffinerie texane. Il progetto Keystone XL è un progetto nato nel 2008 dalla TransCanada Corporation. Un oleodotto pensato per attraversare gli Stati Uniti da nord a sud-est, per 2.700 km, attraversando Montana, South Dakota, Kansas, Nebraska. La capacità iniziale era prevista in 435.000 barili di petrolio al giorno, per raggiungere, a regime, i 590.000 barili.

Bioenergia per coltivare uno sviluppo sostenibile

Articolo pubblicato su Greenews.info.

Gli obiettivi di sviluppo di energia da biomassa possono essere compatibili con l’aumento della produzione di cibo? Questa la domanda principale a cui hanno cercato di dare una risposta i relatori del seminario “Bioenergia Sostenibile: i Semi dello Sviluppo Sostenibile”, organizzato a Roma dalla Global Bioenergy Partnership (GBEP) e dal Ministero dell’Ambiente. Gli obiettivi di sicurezza alimentare non paiono necessariamente in competizione con le bioenergie, ma a patto che queste ultime si sviluppino secondo precise condizioni. Sono fondamentali cioè politiche chiare nella definizione dei criteri di sostenibilità ambientale, cooperazione internazionale e scambio di informazioni tra Paesi.

giovedì 10 novembre 2011

Vent'anni di negoziati sul clima in arrivo a Durban

Articolo pubblicato da LaStampa.it in collaborazione con Greenews.info.

“Durban è un'opportunità importante per fare progressi, ma non è la fine della strada”. A venti giorni dall'avvio delle negoziazioni sul clima di Durban, la Commissaria Europea per il Clima Connie Hedegaard mette le mani avanti sui possibili esiti del summit, affermando che “l'Europa deve essere in una posizione di definire una road map chiara e una tempistica, ma da sola non può avere la risposta per i cambiamenti climatici.”