lunedì 29 marzo 2010

Comuni italiani, laboratorio della rivoluzione energetica nazionale

L’ultimo Rapporto Comuni Italiani Rinnovabili presentato lo scorso 23 marzo da Legambiente fotografa un’Italia che cresce e che cambia facendosi strada verso un sistema di produzione energetica più sostenibile. Infatti, mentre il dibattito nazionale si e’ arenato su un approccio tradizionale, centralizzato e quantitativo, il territorio mostra dinamicità e slancio verso una rivoluzione energetica decentralizzata e rinnovabile.

Il rapporto ha raccolto i dati dai Comuni e dal GSE e li ha incrociati con quelli delle Regioni, delle Provincie e di altri soggetti e associazioni. La fotografia che ne emerge e’ interessante e incoraggiante...

Infatti "sono 6.993 i Comuni in Italia dove è installato almeno un impianto - precisa il dossier - erano 5.580 lo scorso anno, 3.190 nel 2008". Strutture che "stanno dando forma a un nuovo modello di generazione distribuita: impianti solari fotovoltaici, solari termici, mini idro-elettrici, geotermici ad alta e bassa entalpia, da biomasse e biogas, integrati con reti di teleriscaldamento e pompe di calore". In altre parole l’86% dei Comuni italiani. Il risultato e’ che già oggi ci sono diversi Comuni che producono più energia di quanta ne consumano e ciò si riflette positivamente sulla creazione di nuovi posti di lavoro e nuovi servizi, sul benessere e sulla qualità della vita dei cittadini, sulle opportunità di ricerca e via dicendo.

Inoltre il rapporto contiene le mappe del territorio segnalando le aree interessate dalle installazioni di energia rinnovabile e riporta alcuni casi esemplari di Comuni la cui esperienza e’ particolarmente emblematica, ad esempio il Comune di Craco in provincia di Matera, dove e’ stato installato mezzo kW per abitante, e il Comune di Sluderno in provincia di Bolzano "che fonda la sua ricetta di successo su diversi impianti diffusi nel territorio”.


Federica Gasbarro
Climate Change Research Officer
British Consulate Florence

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