lunedì 21 giugno 2010

Le novita' dalle negoziazioni di Bonn


Tra l’addio di Ivo de Boer e la sua ricetta per “cucinare un delegato”, le Parti fanno dei progressi sul testo negoziale.
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Veronica Caciagli
Climate Change Officer
British Consulate General Milan
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Le negoziazioni di Bonn hanno riportato le delegazioni internazionali a incontrarsi nuovamente sul clima dopo Copenhagen. Un’occasione per continuare sulla strada del dialogo, prendendo come base di partenza l’Accordo di Copenhagen. Nel Working Group su azioni cooperative a lungo termine ( AWG-LCA) si e’ discusso dettagliatamente le questioni di mitigazione dei gas serra, adattamento agli effetti inevitabili dei cambiamenti climatici, trasferimento di tecnologie pulite e riduzione della deforestazione; altri capitoli di discussione hanno riguardato i finanziamenti e la governance. Inoltre, il Chair del LCA ha presentato un testo negoziale rivisto, per facilitare le negoziazioni tra le Parti e trovare aree di convergenza. Con solo due altre sessioni negoziali prima di Cancun (dal 2 al 6 agosto in Bonn, poi un’altra in ottobre), il Chair ha chiesto alle Parti di arrivare a una nuova versione del testo prima del prossimo incontro di agosto...




A Bonn si e’ anche incontrato un secondo Working Group sugli ulteriori impegni delle Parti Annex I del Protocollo di Kyoto (Ad Hoc Working Group for Annex I Parties under the Kyoto Protocol - AWG-KP): questo gruppo si concentra sulle 37 Parti che hanno ratificato il Protocollo di Kyoto. Nalla sessione di Bonn, i Paesi hanno iniziato a discutere come far confluire gli impegni di Copenhagen dei Paesi Industrializzati nel nuovo testo negoziale dell’UNFCCC. Nel corso dell’incontro, la delegazione saudita e’ stata accusata di una “strategia di demolizione” delle negoziazioni e insultata tramite uno scherzo di cattivo gusto di cui riporta il Guardian.

Yvo de Boer ha richiamato i negoziatori a iniziare una valutazione della natura legale del nuovo accordo che uscira’ da Cancun; ha anche invitato i Paesi Industrializzati a rinvigorire gli impegni presi fino ad adesso: infatti, essi arrivano a una riduzione delle emissioni di CO2 solo del 12-19% rispetto al 1990 – contro un taglio necessario del 25-40% per avere una chance del 50% di contenere l’aumento di temperature sotto i 2 gradi.

A margine degli incontri, il Segretario Generale dell’UNFCCC Yvo de Boer ha dato l’addio all’UNFCCC. dichiarando che “adesso e’ possibile un grande passo avanti a Cancun, nella forma di un pacchetto completo di misure operative che consentiranno ai Paesi di intraprendere azioni piu’ veloci e decise in tutti gli aspetti riguardanti i cambiamenti climatici.” Ha aggiunto inoltre che “abbiamo ricevuto un cartellino giallo a Copenhagen; l’arbitro ci dovra’ assegnare un cartellino rosso se non non riusciremo [ad arrivare a tale accordo] in Cancun e oltre“.

The Guardian riporta anche la ricetta di de Boer per cucinare un delegato: "se una sessione di incontri dura 6 giorni, devi bollirlo per 5 giorni e lui sara’ pronto per il sesto; se la sessione e’ di 2 settimane, cuoci il delegato per 13 giorni a una temperatura lievemente inferiore: ovvero le persone usano tutto il tempo negoziale disponibile.” Suona quasi come un’ultima raccomandazione al suo successore al segretariato UNFCCC, Christiana Figueres, che presiedera’ le negoziazioni negli incontri di Agosto e Ottobre, prima della COP16 di Cancun.

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