mercoledì 16 febbraio 2011

Report Bloomberg sulle rinnovabili (e un aggiornamento sul mercato dei crediti)

News settimanali dai mercati della CO2, a cura di AitherCO2. Articolo di Maurizio Castelli.

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Dall’ultimo report di Bloomberg Energy Finance emergono importanti novità sul fronte degli investimenti, che mostra un’esplosione degli investimenti in energia rinnovabile, stimati intorno ai 243 miliardi di dollari: un rialzo del 30% rispetto ai dati 2009 che attestavano una cifra pari a 186 miliardi. Secondo Bloomberg l'aumento degli investimenti è così consistente che sarà difficile nei prossimi anni raggiungere nuovamente questi livelli. I principali elementi che hanno contribuito a questo risultato sono gli investimenti per progetti su piccola scala di generazione d’energia, principalmente fotovoltaico e tetti solari in particolare in Germania e in paesi come Italia, Stati Uniti e Repubblica Ceca. La stima è di 59.6 miliardi di dollari, in aumento del 91%.

La Cina domina la scena con 51.1 miliardi di dollari investiti, in rialzo del 30% rispetto allo scorso anno, confermando il ruolo di primo piano nell’energia pulita. Gli investimenti in ricerca e sviluppo nel 2010 ammontano a 21 miliardi per il settore governativo e 14.4 miliardi per quello privato. Dal versante dell’energia eolica si fa notare un investimento pari a 1.7 miliardi di dollari da parte di Thornton Bank per un parco eolico situato davanti alle coste belghe e un accordo simile per un progetto nelle acque tedesche.

Dopo lo stop imposto dalla Commissione Europea ad alcuni registri europei lo scorso 19 gennaio, il mercato delle emissioni ha riaperto e sono tornati operativi i registri di Francia, Germania, Olanda, Portogallo, Gran Bretagna e Slovacchia.

I prezzi mostrano un rialzo progressivo delle quotazioni dell’EUA Dec’11 che oltrepassano la soglia dei 14,50€ avvicinandosi ai 15€, senza però superarli. Anche il CER Dec’11 ha mostrato un aumento verso gli 11.50€, per poi tornare al ribasso. I volumi presentano un forte aumento nel periodo di gennaio/febbraio per il future dell’EUA mentre il contrario accade per i CER.

Maurizio Castelli
Carbon Trading & Finance

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