lunedì 26 luglio 2010

Europa al 30% - La proposta delle imprese

Alcune tra le maggiori aziende europee hanno firmato una lettera che sostiene il recente appello di Francia, Germania e Regno Unito affinché l’Europa innalzi al 30% l’obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra (vedi l'articolo del 16 luglio).

La lettera, di cui proponiamo di seguito la traduzione, è stata spedita ai giornali che avevano pubblicato l’appello dei tre ministri (The Financial Times, Le Monde e il Frankfurter Allgemeine Zeitung). La lettera e’ stata realizzata su iniziativa della University of Cambridge Programme for Sustainability Leadership; tra i 27 firmatari vi è anche l’azienda italiana Barilla.

21 luglio 2010

Gentile Signore,
I ministri Chris Huhne, Norbert Röttgen e Jean-Louis Borloo hanno ragione quando sostengono che l’Europa potrebbe “perdere la corsa nella competizione per un mondo low carbon con Paesi come la Cina, il Giappone e gli Stati Uniti” (“Europe needs to reduce emissions by 30%”, 15 luglio).

I deboli prezzi del carbone hanno seriamente minato gli investimenti domestici nelle tecnologie a basso contenuto di carbonio, così come lo sviluppo del mercato delle quote di emissione a livello internazionale. Per questo è cruciale che si riesca a trovare una via d’uscita alla recessione che ponga le basi per una crescita a basso contenuto di carbonio e che impedisca di chiuderci in un futuro ad alta intensità di carbonio.

Spostandosi ad un target più alto, l’Unione Europea avrà un impatto diretto sul prezzo del carbonio fino al 2020 e darà quei segnali economici di cui le imprese hanno bisogno per continuare ad investire miliardi di Euro in prodotti, servizi, tecnologie e infrastrutture a basso contenuto di carbone. La leadership dell’Europa contribuirà, inoltre, a ricostruire l’impulso internazionale verso un accordo globale ambizioso, robusto ed equo sui cambiamenti climatici.

Il futuro vantaggio competitivo dell’Unione Europea dipende dalla capacità di incoraggiare e consentire alle sue imprese di guidare la trasformazione dell’economia mondiale che avverra’ nei prossimi due decenni, e non di nascondersi da essa.

I firmatari
Jean-Paul Agon, CEO, L’Oreal
Martin Baggs, CEO, Thames Water
Paolo Barilla, Vice Chairman, Barilla
Paul Bulcke, CEO, Nestlé
Neil Carson, CEO, Johnson Matthey
Ian Cheshire, Group CEO, Kingfisher (including B&Q and Castorama)
Andy Clarke, President and CEO, Asda Stores Ltd
Keith Clarke, CEO, WS Atkins
Reinhard Clemens, Member of the Board of Management, Deutsche Telekom AG, CEO, T-Systems International GmbH
Vittorio Colao, CEO, Vodafone
Bertrand van Ee, CEO, DHV Group
Jose Manuel Entrecanales Domecq, Chairman, Acciona
Dr. Joachim Faber, Member of the Board of Allianz SE
Annika Falkengren, President & CEO, SEB
Alain Grisay, CEO, F&C
Christine Hodgson, CEO, Capgemini Technology Services, North West Europe, Capgemini
Sam Laidlaw, CEO, Centrica
Ron Mathison, Managing Director, James Finlay Ltd
Charlie Mayfield, Chairman, John Lewis Partnership
Lucy Neville-Rolfe, CMG, Corporate & Legal Affairs Director; Member of the Board of Directors, Tesco
Harrie L.J. Noy, CEO, ARCADIS
Dr. Michael Otto, Chairman of the Supervisory Board, Otto Group
Rudy Provoost, Member Board of Management, Royal Philips Electronics, CEO, Philips Lighting
Sir Michael Rake, Chairman, BT
Ioannis Spanolios, General Manager, SKAI Group of Companies
Niels Stolberg, President & CEO, Beluga Shipping GmbH
Truett Tate, Group Executive Director, Wholesale, Lloyds Banking Group

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