Venerdì 9 luglio 2010 la Commissione Europea ha annunciato il tetto massimo di quote di emissioni di CO2 per il 2013, primo anno della terza fase dell’EU ETS. Nel 2013, i settori coperti dallo schema europeo potranno emettere fino a 1.927 milioni di tonnellate di CO2. La decisione rispetta i termini fissati dalla revisione della Direttiva sull’Emission Trading per la fase 2013-2020 contenuta nel pacchetto Clima ed Energia del 2009: pubblicazione del “cap” per il 2013 entro metà 2010 con l’obiettivo di una riduzione annuale del 1,74% rispetto ai livelli della fase II. Basandosi sulle regole della fase precedente, il tetto per il 2013 è destinato ad essere rivisto in modo da poter includere le novità previste per il periodo post 2012. La Commissione prevede per settembre 2010 un primo aggiornamento che consideri i nuovi settori (come l’industria dell’alluminio e l'aviazione) e i nuovi gas inclusi nella direttiva (come il protossido di azoto). Sono previsti ulteriori revisioni riguardo agli impianti "nuovi entranti" o se i meccanismi flessibili del Protocollo d Kyoto (CDM, JI) non dovessero produrre sufficienti crediti.
Un altro fattore che determinerebbe una significativa revisione del “cap” è l’eventuale decisone da parte dell’Unione Europea di aumentare il target di riduzione di CO2 al 30% entro il 2020. I calcoli fin qui eseguiti si rifanno a uno scenario di riduzione di CO2 del 20% entro il 2020
Un altro fattore che determinerebbe una significativa revisione del “cap” è l’eventuale decisone da parte dell’Unione Europea di aumentare il target di riduzione di CO2 al 30% entro il 2020. I calcoli fin qui eseguiti si rifanno a uno scenario di riduzione di CO2 del 20% entro il 2020
Per maggiori informazioni, la Commissione Europea ha pubblicato un press release con Question & Answers: http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.doreference=MEMO/10/314&format=HTML&aged=0&language=EN&guiLanguage=en
Francesca Sau
Climate Change Researcher
British Consulate General Milan
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