Da Greenews.info, articolo di Veronica Caciagli.
Concretezza, compromesso, urgenza. Queste sono le parole chiavi dei negoziati sul clima di Cancun, la sedicesima Conferenza delle Parti, COP 16 dell'UNFCCC, che si è aperta ieri in Messico. Un compromesso necessario per trovare delle soluzioni globali di risposta al cambiamento climatico e ridurre le emissioni di gas serra a un livello tale da evitare cataclismi mondiali. Nel discorso di apertura della COP 16, il Segretario Esecutivo dell'UNFCCC Christiana Figueres fa appello alla dea maya della luna, della ragione e della creatività Ixchel affinchè ispiri i delegati riuniti a Cancun, avvertendo:
“Eccellenze, quando la posta in gioco è alta e gli argomenti sono cariche di sfida, raggiungere un compromesso è un atto di saggezza che può unire posizioni diverse in modi creativi. Sono convinta che potete trovare un compromesso per un risultato concreto a Cancun. “...
Dopo le alte attese del vertice di Copenhagen (COP 15 del 2009), il nuovo segretario Figueres apre la sua prima COP in modo pragmatico: è necessario trovare una soluzione per evitare gap temporali tra il Protocollo di Kyoto, che scadrà a fine 2012, e un nuovo accordo internazionale sulle emissioni di gas climalteranti. “Il compito non è facile, ma è raggiungibile”.
Secondo un sondaggio di ThinktoSustain più del 90% dei professionisti dei settori ambiente e clima pensano che l'accordo definitivo non verrà raggiunto a Cancun. Il sondaggio ha coinvolto professionisti di oltre 80 Paesi, tra consulenti governativi, scienziati, ricercatori, esperti di politiche ambientali, ingegneri, giornalisti, avvocati e giornalisti ambientali.
D'altra parte, nemmeno la Figueres chiede il raggiungimento di un accordo globale per il Messico, ma chiede progressi su alcuni aspetti cruciali:
- la formalizzazione delle proposte di mitigazione delle emissioni espresse nel 2010 e le modalità di contabilizzazione e rendicontazione;
- la mobilitazione di risorse finanziarie, rese disponibili attraverso un nuovo fondo;
- un segnale di stabilità per gli investitori privati nei meccanismi flessibili del Protocollo di Kyoto (Clean Development Mechanism e Joint Implementation).
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