Mentre il dibattito nazionale si concentra sulla complessa questione nucleare, il settore dell’energia rinnovabile è in continua evoluzione ed espansione. Il 23 marzo 2010, in occasione della presentazione dell’ultimo Rapporto Comuni Italiani Rinnovabili di Legambiente (per un approfondimento vedi l’articolo di Federica Gasbarro, Comuni italiani, laboratorio della rivoluzione energetica nazionale), il Gestore Servizi Energetici (GSE) ha presentato i dati relativi all’andamento delle rinnovabili elettriche negli ultimi 10 anni.
Ecco in sintesi i dati più significativi...
Nel 2000 la produzione lorda di energia elettrica da fonti energetiche rinnovabili (FER) ammontava a 50.988 GWh ed era così ripartita: 87% idrica, 9% geotermica, 3% da biomasse e rifiuti biodegradabili, 1% eolica. La produzione da rinnovabili (RES) costituiva il 15,1% del consumo interno lordo di elettricità (CIL).
Nel 2009 la produzione lorda da FER è aumentata del 29,5% (66.018 GWh) e mostra una diversa ripartizione: 72% idrica, 8% geotermica, 10% da biomasse e rifiuti biodegradabili, 9% eolica e 1% fotovoltaico. Il rapporto RES/CIL è del 18,8%.
I dati mostrano come l’aumento della produzione da FER sia principalmente dovuto al forte sviluppo dell’ eolico e del settore delle biomasse/rifiuti. Si registra inoltre, un minore ma significativo sviluppo del fotovoltaico.
Eolico - la potenza cumulata è passata dai 1.127 MW del 2004 ai 4.850 MW del 2009: + 330% . A fine 2008 gli impianti installati erano 242 con una forte presenza nel Sud Italia, in particolare nella provincia di Foggia (19,8% degli impianti).
Biomasse e rifiuti - la potenza cumulata è passata dai 685 MW del 2000 ai 1.905 MW del 2009: + 178%. A fine 2008 gli impianti installati erano 3.521.
Fotovoltaico - la potenza cumulata è passata dai 9,6 MW del 2006 ai 1.149 MW del 2009: + 11.800% A fine 2009 gli impianti i installati erano 72.663 distribuiti su tutto il territorio nazionale.
La Direttiva 2009/28 CE sulla promozione dell’uso dell’energia elettrica da fonti rinnovabili stabilisce come obiettivo globale dell'Unione Europea il raggiungimento di una quota pari almeno al 20% di energia da fonti rinnovabili entro il 2020. Ogni Stato membro ha un proprio obiettivo: all'Italia è stata attribuita una quota del 17%. Secondo il GSE le rinnovabili elettriche possono dare un forte contributo all'obiettivo 2020 per l'Italia arrivando a soddisfare il 25-30% del fabbisogno elettrico. Affinchè questo scenario si realizzi occorre una politica degli incentivi più chiara e più efficace, delle Linee Guida per facilitare e omologare le procedure autorizzative ed, infine, un piano straordinario per potenziare la rete di trasmissione e distribuzione dell'energia rinnovabile.
Francesca Sau
Climate Change Researcher
British Consulate General Milan
Climate Change Researcher
British Consulate General Milan
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