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A maggio sono entrate in vigore le nuove misure di sicurezza sulla piattaforma Bluenext, attualmente la referenza per il mercato Spot della CO2: il sistema obbliga gli operatori a dare accesso ai loro conti di registro in modalità Read – Only. Questo purtroppo non è possibile sulla quasi totalità dei conti di registro eccetto alcuni quali il registro francese e quello tedesco. Di conseguenza gli altri operatori si sono trovati di fronte all’impossibilità di negoziare come prima le loro quote sulla piattaforma riducendo così del 90% la liquidità del mercato spot globale. Inoltre, molti operatori rifiutano l’accesso da parte di Bluenext per ragioni di privacy in quanto la piattaforma è una società privata e non un ente pubblico.
Al momento molti operatori hanno rallentato le operazioni di acquisto e la maggior parte delle negoziazioni si svolgono OTC con prezzi che spesso non rispecchiano più l’andamento di Bluenext mentre sempre più brokers cercano nuovi mercati di riferimento.
La settimana scorsa abbiamo assistito ad un lento ma continuo ribasso delle quotazioni degli EUA che da 16.60 di lunedì scorso sono scesi a 15.80 questo lunedì rompendo così la resistenza dei 16 Euro salvo poi riassestarsi poco sopra i 16.05. I CER sono particolarmente richiesti in quanto molte società sperano di poter effettuare SWAP consistenti in vista dell’ultimo anno della seconda fase del mercato EU ETS.
Questo periodo di incertezza sta portando lentamente ad una consapevolezza del mercato di avere un nuovo mercato come riferimento in quanto il monopolio detenuto dai francesi non giova al mercato e ancor meno agli industriali soggetti alla compliance…che vi sia una migrazione verso novi orizzonti?
Jacopo Visetti
AitherCO2
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